un problema molto diffuso comunemente chiamato mal
di testa
La cefalea è quel disturbo che comunemente chiamiamo mal di testa: si tratta di un dolore fastidioso che, prima o poi, quasi tutti proviamo o abbiamo provato nella vita e che può colpire diverse zone del capo come:
• la parte alta della testa e il cuoio capelluto
• il collo
• la zona degli occhi
• gli zigomi
• le tempie
La cefalea è così diffusa e colpisce un numero di persone così alta che la sua forma più aggressiva, l’emicrania, è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità una delle 12 malattie più disabilitanti.
Esistono diversi tipi di cefalea, che si distinguono per durata, intensità e modalità in cui si presenta il dolore. Come si può quindi capire di quale tipo di cefalea si soffre?
Prima di tutto, bisogna considerare la possibile causa del mal di testa. Infatti, le cefalee vengono distinte in due categorie:
• le cefalee primarie, che non sono riconducibili ad altre malattie
• le cefalee secondarie, che sono l’effetto di altri disturbi
Ma cosa caratterizza le cefalee secondarie?
Le cefalee secondarie rappresentano l’effetto di altri disturbi o di malattie e, di norma, si risolvono una volta curata la causa principale. Per questo, possono rappresentare un segnale d’allarme del nostro corpo: un sintomo di qualche malattia o patologia che conosciamo o, in altri casi, di cui non siamo ancora consapevoli. In questi casi, la scelta migliore è quella di recarsi dal proprio medico che ci può suggerire una serie di esami per ricercare la causa della cefalea.
Bisogna poi valutare quali sono i sintomi del proprio mal di testa: infatti le diverse tipologie di cefalea si differenziano per la modalità con cui si verificano. Di caso in caso, possono variare:
• la gravità del dolore
• la durata
• i sintomi
• la frequenza
• gli effetti
• le aree colpite
Infine, va tenuto conto del fatto che ognuno di noi reagisce diversamente al dolore e ognuno di noi conduce un diverso stile di vita, pertanto possiamo affermare che ogni mal di testa è unico, come la persona che lo patisce. Pertanto anche le terapie per combattere la cefalea devono essere personalizzate.
Quali sono le cefalee più diffuse?
Se soffriamo di mal di testa è molto probabile che si tratti di una cefalea primaria, cioè che non sia causata da altri disturbi o patologie. Le cefalee primarie, infatti, sono quelle che si riscontrano più frequentemente. Può capitare di soffrirne occasionalmente, poche volte in un anno, oppure possono essere croniche e avere un impatto quotidiano sulla nostra vita. In ogni caso, quasi sempre, non comportano particolari rischi per la salute, ma chiaramente influiscono sulla nostra vita personale e lavorativa: possono rendere difficile concentrarsi sul lavoro e sugli impegni di ogni giorno, godersi i propri interessi, guidare veicoli, riposare in maniera corretta.
Ma cosa differenzia un tipo
di cefalea dall’altro?
Le diverse tipologie di cefalea sono contraddistinte da sintomi e caratteristiche differenti. Quelle più frequenti, per esempio, sono le seguenti:
La cefalea a grappolo è una forma di mal di testa generalmente cronica ed è fortemente invalidante perché può colpirci con una frequenza molto ravvicinata. Ed è proprio questa caratteristica alla base del nome: gli attacchi di cefalea, in questo caso, avvengono a grappolo. Se il mal di testa che soffriamo è di questo tipo, possiamo anche riconoscerlo perché provoca un dolore molto intenso, soprattutto in alcune zone, per esempio:
- intorno agli occhi
- nell’area degli zigomi
- sulle tempie
La cefalea di tipo tensivo è forse la più diffusa forma di cefalea e colpisce con un dolore lieve o moderato e una sensazione di tensione continua. In pratica è quel tipo di dolore che normalmente chiamiamo “cerchio alla testa” che dà una sensazione di costrizione e tensione continua e non pulsante. Un tempo veniva chiamata anche cefalea muscolo-tensiva sia perché a volte si ripercuote anche sui muscoli del collo, causando rigidità e fastidio, sia perché si riteneva potesse essere causata dalle contrazioni delle fasce muscolari del viso, del collo e della testa. Questo tipo di cefalea è di tipo primario e, in alcuni casi, può essere legata ai dolori cervicali. Gli attacchi durano da qualche ora a uno-due giorni.
La cefalea cronica si presenta con le caratteristiche della cefalea tensiva o dell’emicrania (una delle forme più aggressive e diffuse di cefalea) e rappresenta una delle forme più invalidanti perché gli attacchi hanno una frequenza e una durata molto intense. Potremmo soffrire di cefalea cronica se il mal di testa ci accompagna quotidianamente per quindici o più giorni consecutivi e dura più di tre mesi. Questo tipo di cefalea può anche causare effetti come:
- nausea
- vomito
- sensibilità alla luce
- sensibilità al rumore
La cefalea oftalmica è conosciuta anche come emicrania oftalmica ed è caratterizzata da un mal di testa molto forte. Questo tipo di cefalea viene preceduto da piccoli disturbi della vista, come:
- piccoli bagliori colorati
- effetti di luce soffusa
- annebbiamento della vista
- difficoltà a mettere a fuoco le forme e oggetti
Questi effetti vengono definiti “aura” e, siccome coinvolgono gli occhi e la vista, questo tipo di cefalea si chiama “oftalmica”.
La cefalea con aura è un mal di testa con caratteristiche simili all’emicrania, in particolare un dolore medio o intenso che colpisce solo una parte della testa, in genere l’area frontale o uno dei due lati. Nel caso della cefalea con aura, prima di provare dolore alla testa, o contemporaneamente, sperimentiamo quella che viene definita “aura”, cioè alcuni sintomi connessi alla vista, per esempio:
- annebbiamento della vista
- visione di lampi o bagliori colorati
- difficoltà a vedere correttamente forme e oggetti
In alcuni casi possiamo riscontrare anche altre sensazioni, come formicolii, punture di spillo o ridotta sensazione tattile e, in altre circostanze, disturbi della forza e del linguaggio.
La cefalea trafittiva è una forma di cefalea primaria accompagnata da un dolore improvviso, solitamente localizzato nell’area delle orbite oculari o delle tempie, della durata di pochi secondi. Riconosciamo questo tipo di cefalea perché fa provare la sensazione di essere trafitti da un oggetto appuntito. Proprio questa somiglianza dà il nome a questo disturbo. Gli attacchi di cefalea trafittiva sono raramente correlati ad altri sintomi e possono verificarsi con modalità differenti: in alcuni casi sentiamo delle fitte isolate in diversi momenti della giornata e in altri casi, invece, possiamo essere colpiti da fitte raggruppate in poche ore.
- lo stress
- la mancanza di sonno
- la stanchezza
- la vicinanza al ciclo mestruale
- l’eccesso o la mancanza di cibo
- l’eccesso di alcool
- il fumo
- alcuni alimenti
- alcuni farmaci
- mal di testa, in una zona specifica del capo o in un’area diffusa, costante o pulsante, fisso o a fitte
- dolori nelle zone intorno agli occhi, alle tempie, agli zigomi
- dolori alla base del collo o al volto
- annebbiamento della vista, visione di lampi o bagliori colorati, difficoltà a mettere correttamente a fuoco gli oggetti
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