Il dolore muscolare, o mialgia, è un problema molto diffuso che colpisce ogni giorno molte persone, soprattutto a causa dello stile di vita molto più sedentario e che porta la muscolatura a essere meno reattiva e meno tonica.
DOLORI MUSCOLARI:
un disturbo che colpisce non solo chi fa sport
COSA SONO I DOLORI MUSCOLARI?
Sentire dolore ai muscoli, che sia diffuso o localizzato, lieve o lancinante, è un’esperienza che quasi tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella vita. Può capitare a tutti: dall’atleta professionista che si infortuna dopo una gara, alla persona sedentaria che si lancia in una corsetta per non perdere il tempo e accenna una falcata che gli provoca poi dolore: nessuno è esente.
I muscoli non sono usati come in passato: ci spostiamo in macchina o con i mezzi pubblici e il lavoro o lo studio spesso ci costringono alla scrivania per molte ore consecutive. A peggiorare la situazione c’è anche la postura scorretta che spesso ci contraddistingue mentre stiamo al computer, guidiamo, maneggiamo il telefono e anche mentre facciamo la più semplice delle attività, camminare, sottoponiamo i muscoli e i tendini a tensioni innaturali.
TIPOLOGIE DI DOLORI MUSCOLARI
I dolori alle gambe sono dei disturbi molto frequenti. Quelli delle gambe, infatti, sono tra i muscoli che usiamo di più durante la giornata. Li contraiamo e li allunghiamo centinaia di volte al giorno: per camminare, salire le scale, sederci e alzarci. Sono costantemente sottoposti ad un notevole sforzo: reggere il nostro peso e evitare che, spostandoci, tutto il peso gravi sulle ginocchia e sulle caviglie, parti del corpo molto sensibili e fragili.
I muscoli delle gambe sono esposti quindi a un certo numero di traumi, che possono essere causati da uno sforzo eccessivo, da un movimento brusco o da una contrazione troppo intensa.
Il dolore agli arti inferiori, che si tratti di dolore alle cosce o ai polpacci, può indicare proprio che il muscolo ha subito un danno. Questo può essere di varia natura, può trattarsi di un’infiammazione dovuta ad attività eccessiva o preceduta da poco movimento, che può manifestarsi facilmente con un dolore o un indolenzimento a entrambe le gambe, di uno stiramento o una contrattura, causati per esempio da un mancato riscaldamento prima della pratica di uno sport, oppure di uno strappo, una lesione più seria, che si presenta con un dolore acuto.
Le cause però non finiscono qui e comprendono anche fastidi alle ossa, alle articolazioni o a altri legamenti. Dietro questo malessere si possono celare anche problematiche come l’artrite reumatoide, l’artrosi, le borsiti, ma anche disturbi all’apparato circolatorio, come le vene varicose.
I dolori alle gambe sono dovuti anche ai crampi, delle contrazioni improvvise che colpiscono durante l’attività fisica, ma anche di notte durante il sonno.
Il dolore alla spalla, come tutti gli altri dolori muscolari, può avere diverse sfumature: da un semplice fastidio, fino all’impossibilità di movimento.
La muscolatura delle spalle non è solo coinvolta in molti movimenti, come quelli necessari allo spostamento delle braccia e alla rotazione del busto, ma è anche stimolata dai movimenti del collo e della testa. Si tratta di un’area in cui concentriamo parte dello stress che possiamo accumulare durante la giornata.
Le abitudini sedentarie, la tendenza a lavorare molto al computer o a utilizzare frequentemente lo smartphone ci portano a mantenere posture errate, in cui la testa spesso è chinata in avanti per lunghi periodi, con un sovraccarico di tensione sui muscoli delle spalle.
Per questi motivi, provare indolenzimento o addirittura dolore alle spalle non è una condizione rara. Ma è anche un segnale che ci invita a dedicare una maggiore attenzione alle posizioni che manteniamo durante la giornata. Anche per evitare alcuni problemi che potrebbero essere originati proprio dalla tensione delle spalle, come la cefalea o l’emicrania.
I dolori agli arti superiori non sono diversi da quelli alle gambe: possono avere cause svariate e dipendere sia da uno sforzo eccessivo sia da un trauma. Braccia e mani svolgono un’infinità di movimenti di varia natura all’interno della nostra giornata e può capitare di utilizzare alcuni muscoli in modo improprio o di sottoporli a un impegno non adeguato.
È il caso della muscolatura della mano che, per l’uso oltremodo frequente che facciamo dello smartphone o del mouse, può lavorare in modo non naturale: con i muscoli contratti e con movimenti ripetitivi che non lasciano al muscolo il tempo di rilassarsi.
Un’altra situazione tipica è quando solleviamo o trasportiamo qualcosa di troppo pesante, caricando in maniera eccessiva i muscoli anteriori e posteriori del braccio, il bicipite e il tricipite, che possono infiammarsi, dando origine ad un indolenzimento da sforzo che può durare qualche giorno, o subire traumi più seri, come stiramenti o strappi.
Li proviamo, per esempio, quando ci dedichiamo a un’attività fisica, sportiva o non, dopo molto tempo che non facevamo movimento oppure svolgendola in modo particolarmente intenso. Più muscoli vengono coinvolti nell’esercizio e più diffusa potrà essere la sensazione di indolenzimento. Questa può essere causata dall’accumulo di acido lattico nei muscoli. Alcune fasce muscolari sono coinvolte in quasi ogni movimento del corpo e possono far male anche in caso di movimenti ripetitivi, dando origine per esempio a mal di schiena o a dolore addominale.
Ci sono altri casi in cui i dolori muscolari possono riguardare diverse parti del corpo, per esempio in seguito a un trauma complesso, come quello che può essere rappresentato da un incidente o da una caduta, in cui più parti del corpo vengono coinvolte. Anche nel caso di alcune malattie può capitare di avvertire affaticamento e indolenzimento ai muscoli, per esempio durante l’influenza.
Qualora i sintomi siano conseguenti a un’attività fisica o a un trauma, i dolori muscolari in tutto il corpo possono comparire anche 24 o 48 ore dopo l’evento e risolversi da soli nel giro di pochi giorni.
- infiammazione muscolare: è una reazione naturale del corpo, prodotta da attività intense in cui il muscolo compie sforzi ai quali non è abituato oppure è sottoposto ad un impegno eccessivo. Si tratta di un meccanismo di difesa del nostro organismo, che ha l’obiettivo di proteggere la muscolatura per il tempo necessario a far guarire le micro-lesioni causate dallo sforzo. Si presenta con una sensazione di dolore e rigidità del muscolo.
- stiramento muscolare: quando il muscolo viene sottoposto ad una tensione eccessiva o viene chiamato “a freddo”, cioè senza l’adeguato riscaldamento, ad uno sforzo. In questo caso, la comparsa del dolore è legata ad un malessere generico del muscolo, senza danni alle fibre muscolari o con danni minimi.
- strappo muscolare: si intende un danno in cui le fibre muscolari si rompono, quasi sempre a causa di uno sforzo superiore a quello sopportabile dal muscolo. In questo caso il dolore è acuto e potrebbe verificarsi la presenza di un ematoma, dovuto alla fuoriuscita del sangue dallo strappo.
Gli strappi muscolari vengono distinti per gravità in:
- lesione di primo grado: coinvolge meno del 5% del muscolo e non si notano anomalie o sanguinamento;
- lesione di secondo grado: il danno coinvolge più del 5% del muscolo;
- lesione di terzo grado: quando si verifica una rottura completa del muscolo, in genere accompagnata da sanguinamento.
- insufficienza di potassio o calcio;
- fibromialgia: una patologia cronica;
- infezioni, come l’influenza o la malaria;
- utilizzo di alcuni farmaci (soprattutto per l’ipertensione e il colesterolo);
- malattie autoimmuni, come il lupus;
- assunzione di stupefacenti.
- mancanza di allenamento;
- lesioni precedenti;
- attività fisica praticata al freddo;
- attività fisica praticata senza aver preparato i muscoli, con riscaldamento o stretching.
- dolore muscolare diffuso: in pratica, si prova la sensazione di soffrire di dolori diffusi in tutto il corpo e non in un punto preciso. Si tratta di un disturbo che, soprattutto se non conseguente a un’attività fisica intensa, può indicare la presenza di una patologia, che può essere una comune influenza oppure una malattia più grave;
- dolore muscolare localizzato: in genere è un dolore acuto e si manifesta in un’area circoscritta. È quasi sempre causato da un trauma o da una lesione, per esempio una distorsione o una contrattura, spesso in seguito a un esercizio fisico o un lavoro particolarmente impegnativi.
- fare un po’ di riscaldamento o stretching prima e dopo l’attività fisica;
- terminare l’attività fisica, soprattutto se sportiva, gradualmente;
- preparare anche le aree muscolari che possono sembrare non coinvolte nell’esercizio, per esempio, anche se si deve giocare a calcetto, non riscaldare solo i muscoli delle gambe, ma anche quelli di braccia, spalle e addome;
- bere molti liquidi prima, durante e dopo la pratica sportiva o fisica;
- alzarsi a camminare per un paio di minuti ogni ora, se si sta parecchio seduti nella stessa posizione.
Per molti traumi e dolori muscolari, spesso è sufficiente il ricorso a medicinali come i farmaci antinfiammatori non steroidei, i cosiddetti FANS, che in certi dosaggi non richiedono la prescrizione del medico e svolgono un’azione antidolorifica e antinfiammatoria.
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