NEVRALGIA:

un dolore che parte dai nervi e limita le nostre attività quotidiane

Nevralgia

La nevralgia è un dolore intenso provocato da una patologia di un nervo e che, quindi, è localizzato nell’area in cui si trova il nervo coinvolto. Il dolore ha quindi origine “a monte” ma si percepisce “a valle”, ad esempio in una parte di arto innervata dal nervo sofferente.

Nel corpo umano, i nervi svolgono un ruolo importante: trasportano le informazioni dal cervello al corpo e viceversa. Anche la sensazione di dolore passa attraverso i nervi. È facile quindi capire che, quando un nervo è coinvolto direttamente da una patologia, il dolore che proviamo è intenso e davvero difficile da sopportare. Questo tipo di situazione è definita con il termine nevralgia, che indica proprio il dolore neuropatico e si riferisce a irritazioni, infezioni o traumi (come la compressione del nervo nel caso dell’ernia del disco) subiti da uno o più nervi del nostro corpo.

  • Trattandosi di un dolore che viene generato, e non solo trasportato, dai nervi, la nevralgia viene spesso accompagnata da altri sintomi, come:sensazione di bruciore;
  • sensazione di pizzicore;
  • ipersensibilità al contatto.
Nevralgia

Alcune comuni tipologie di nevralgia

Ogni volta che proviamo un dolore legato a una fase di sofferenza di uno o più nervi, si può parlare di nevralgia. Ma, naturalmente, siccome il nostro corpo è attraversato dai nervi in ogni sua parte, la manifestazione di questo disturbo può assumere forme e modalità differenti. Ecco alcune tra le più comuni tipologie di nevralgia:

La nevralgia intercostale coinvolge la zona delle costole e può essere molto fastidiosa. È caratterizzata da un dolore acuto e pungente (forse da qui nasce l’espressione “una spina nel fianco”) che peggiora quando i muscoli della cassa toracica si comprimono durante la respirazione.
Il dolore intercostale può rappresentare un campanello d’allarme e indicare la necessità di rivolgersi al proprio medico di fiducia per una diagnosi accurata e la conseguente identificazione della cura più appropriata. Le cause di questo dolore possono infatti essere di varia natura, più o meno serie.

Tra le cause del mal di testa frontale ce ne possono essere alcune facilmente evitabili, per esempio:
  • la disidratazione: quando non beviamo acqua a sufficienza, il corpo pian piano si disidrata e i muscoli diventano incapaci di contrarsi nel modo corretto. Questo fenomeno provoca intensi dolori concentrati soprattutto sulla fronte;
  • lo stress, che provoca il dilatamento dei vasi sanguigni e l’irrigidimento dei muscoli di collo e schiena;
  • passare molto tempo davanti a computer, smartphone, tablet: la concentrazione della vista su un punto vicino per lunghi periodi e l’intensità della luce, sia quella proveniente dai monitor sia quella che su di essi si riflette, provocano uno sforzo eccessivo negli occhi e l’insorgere del mal di testa. In questo caso, spesso, si può osservare la presenza di altri sintomi, come la pesantezza delle palpebre, la vista sfocata, la secchezza o l’arrossamento degli occhi.
Questa patologia può essere accompagnata da altri sintomi, come: 
  • formicolio;
  • intorpidimento;
  • dolore alla schiena;
  • dolore diffuso tra petto, braccio e spalla sinistra;
  • febbre;
  • prurito;
  • perdita di appetito;
  • ridotta capacità di movimento di spalle o schiena.
La cura della nevralgia intercostale avviene successivamente a una precisa diagnosi delle cause. Il dolore può essere invece controllato attraverso l’assunzione di medicinali come i FANS, i farmaci antinfiammatori non steroidei, che in determinati dosaggi si possono acquistare liberamente, senza necessità di presentare la prescrizione del medico, e svolgono un’azione antidolorifica e antinfiammatoria.

Quello che normalmente viene indicato come nevralgia ai denti o nevralgia dentale è un disturbo causato dall’infiammazione del nervo facciale o dalla nevralgia del trigemino. Questa patologia si presenta con un dolore forte, pungente, che riguarda parte dell’arcata dentale (raramente coinvolge un solo dente), un solo lato del viso e può durare da pochi secondi fino a due minuti. Gli attacchi possono verificarsi improvvisamente e ripetersi in un brevissimo lasso di tempo e possono essere scatenati da attività quotidiane come toccarsi il viso, mangiare, bere, sbadigliare, sorridere, tossire. Queste azioni inoltre aumentano l’intensità del dolore.
Considerata l’intensità del mal di denti e dei sintomi della nevralgia dentale, si può ben capire come questo disturbo possa avere un impatto molto negativo sulla nostra vita, impedendoci di svolgere le più semplici attività quotidiane.

Questo forma di mal di denti, che coinvolge una zona più ampia, può avere cause diverse, tra cui la compressione del nervo prodotta da un vicino vaso sanguigno oppure alcune malattie del sistema nervoso, ma anche la carenza di minerali e lo stress. Rivolgersi al proprio medico per diagnosticare con esattezza le possibili cause è sicuramente la scelta migliore, in questo caso. Molto si può anche fare sia per prevenire gli attacchi sia per controllare il dolore
Questa patologia può essere accompagnata da altri sintomi, come:
  • dolore a un dente o a un’area di un’arcata dentale;
  • mal di testa unilaterale;
  • dolore alla parte alta della schiena;
  • rigidità delle spalle;
  • sensazione di bruciore alla guancia;
  • dolore quando si mastica;
  • gonfiore della guancia.
Per quel che riguarda la prevenzione della nevralgia ai denti, è importante conoscere quali sono le cause per poterle controllare. Alcuni accorgimenti che possiamo adottare sono:
  • alimentarci in modo sano ed equilibrato, con un’attenzione particolare a sali minerali e vitamine;
  • evitare, o perlomeno ridurre, il più possibile ogni fonte di stress;
  • alleviare lo stress facendo attività fisica o yoga;
  • eliminare o ridurre il più possibile il fumo, l’alcool, il caffè e il tè nero.

Quando il dolore interessa principalmente la zona del viso, quella compresa tra le palpebre e la mascella, si può parlare di nevralgia facciale. In questi casi il dolore si presenta in modo molto aggressivo, con fitte improvvise che possono ripetersi molte volte durante la giornata.

Le patologie alla base della nevralgia facciale possono essere diverse, così come diversi sono i sintomi e la modalità con cui si presenta il dolore, ma le più frequenti sono:
  • la cefalea, una forma di mal di testa caratterizzata da un dolore sordo e dalla sensazione di schiacciamento della parte sofferente;
  • l’emicrania, la più diffusa tre le tipologie di mal di testa, che colpisce generalmente un solo lato del viso e si manifesta con un dolore pulsante;
  • la nevralgia del trigemino, una patologia che colpisce il nervo trigemino, responsabile della trasmissione delle informazioni tra il corpo e il cervello e tende a manifestarsi in persone di età superiore ai 50 anni.
Questo disturbo può essere accompagnato da molti e diversi sintomi, tra cui si possono riscontrare:
  • dolore al viso;
  • dolore alla fronte o agli occhi;
  • dolore alla guancia;
  • indolenzimento della mandibola;
  • ipersensibilità alla luce e ai rumori;
  • dolore quando si mastica, si deglutisce o si parla;
  • aumento della salivazione.
Siccome i sintomi possono indicare anche altre patologie e le cause possono essere di varia natura, la scelta migliore in presenza di questo tipo di affezione è quella di rivolgersi al proprio medico, che prescriverà una serie di esami e accertamenti mirati per raggiungere una diagnosi affidabile e poter identificare le cure per la nevralgia. Il dolore causato dalla nevralgia può essere alleviato con l’utilizzo di medicinali quali i FANS, cioè i farmaci antinfiammatori non steroidei, che in determinati dosaggi non richiedono la ricetta del medico e svolgono un’azione analgesica e antinfiammatoria.

Il dolore alla mandibola è un disturbo che non deve essere sottovalutato, perché le sue cause possono nascondere patologie e problemi di diversa natura. Generalmente si tratta di un dolore sordo e costante che può, però, raggiungere anche intensità tale da rendere difficile la masticazione e addirittura parlare.
La parte più spesso coinvolta è quella dell’articolazione che collega la mandibola (l’osso mascellare inferiore) alla mascella superiore. Si tratta di un’articolazione che sottoponiamo quotidianamente a un carico di lavoro elevato, specialmente quando mastichiamo il cibo. Infatti, la forza che sono in grado di generare i muscoli preposti alla masticazione è davvero potente, tanto che la principale causa di dolori in quest’area è legata proprio all’attività masticatoria o alla malocclusione, cioè il modo non corretto in cui si chiudono i denti quando si mastica.

Le patologie alla base della nevralgia facciale possono essere diverse, così come diversi sono i sintomi e la modalità con cui si presenta il dolore, ma le più frequenti sono:
  • la cefalea, una forma di mal di testa caratterizzata da un dolore sordo e dalla sensazione di schiacciamento della parte sofferente;
  • l’emicrania, la più diffusa tre le tipologie di mal di testa, che colpisce generalmente un solo lato del viso e si manifesta con un dolore pulsante;
  • la nevralgia del trigemino, una patologia che colpisce il nervo trigemino, responsabile della trasmissione delle informazioni tra il corpo e il cervello e tende a manifestarsi in persone di età superiore ai 50 anni.
Alcuni sintomi collegati al dolore alla mandibola possono essere:
  • capogiri;
  • fastidio o dolore alle orecchie;
  • mal di testa;
  • indolenzimento del collo;
  • rigidità delle spalle;
  • mal di denti;
  • difficoltà nello spalancare la bocca completamente;
  • febbre.
In caso di dolore particolarmente acuto o prolungato, è consigliabile rivolgersi al proprio medico, perché possa diagnosticare con esattezza la causa del dolore alla mandibola e, quindi, suggerire le migliori cure. Per alleviare i sintomi e combattere il dolore, si può far ricorso ai farmaci antinfiammatori non steroidei, i FANS, che in determinati dosaggi possono essere acquistati senza la prescrizione del medico e offrono un’azione antidolorifica e antinfiammatoria.

La nevralgia post erpetica è causata dalle conseguenze di un virus, l’Herpes Zoster, quello che in età infantile si presenta come varicella e in età adulta come fuoco di Sant’Antonio. Una delle caratteristiche di questo virus è che è in grado di annidarsi nelle strutture nervose e sopravvivere per molto tempo, provocando un dolore intenso che coinvolge i nervi e che può essere accompagnato da una sensazione di bruciore.
Il dolore è continuo e l’intensità è variabile da individuo a individuo e da situazione a situazione, passando da un semplice prurito, alla sensazione di avere la pelle intorpidita fino a fasi acute di dolore.

La causa determinante della nevralgia post erpetica è rappresentata dal virus dell’Herpes Zoster, che ha la capacità di resistere per lungo tempo all’interno del nostro corpo. Alcuni fattori possono scatenare il dolore causato dalla nevralgia post erpetica. Tra questi:
  • gli sbalzi di temperatura;
  • il contatto, anche superficiale, con tessuti;
  • lo sfregamento con superfici ruvide;
  • stress emotivi.
Questa patologia colpisce più facilmente le persone con un’età superiore ai 50/60 anni, tanto che esistono vaccinazioni mirate proprio agli individui di quell’età per prevenire l’insorgere di questo disturbo.
La nevralgia post erpetica si presenta con dei sintomi evidenti, come:
  • forte dolore;
  • sensazione di bruciore;
  • prurito livello superficiale (pelle);
  • intorpidimento;
  • sensazione di scarsa sensibilità della pelle.
Le cure per la nevralgia post erpetica mirano ad accelerare la guarigione e ad alleviare i sintomi e possono essere di tipo topico, rappresentato soprattutto da pomate da utilizzare sull’area colpita, e da medicinali antidolorifici e antinfiammatori, come i FANS.
Nevralgia del Trigemino

NEVRALGIA DEL

TRIGEMINO

5 stelle

Un problema molto diffuso comunemente chiamato mal di testa

Non solo nevralgia

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