Un disturbo che le donne in età fertile possono affrontare spesso e che, a volte, può essere accompagnato da forti dolori e altri sintomi.
A partire dalla pubertà e fino alla menopausa alcune donne si confrontano ogni mese con le mestruazioni. In questo processo la cellula uovo viene espulsa insieme al sangue e alle secrezioni mucose causate dallo sfaldamento dell’endometrio, cioè del tessuto che riveste la cavità uterina dove la cellula uovo alloggia. Questo processo può essere accompagnato da un dolore più o meno intenso e da alcuni altri disturbi.
Spesso ci riferiamo alle mestruazioni utilizzando la definizione “il ciclo”, perché il primo giorno di mestruazione rappresenta anche l’inizio di un ciclo che ha una durata media di 28 giorni e che prevede, una volta eliminato l’ovulo non fecondato, che si ricreino all’interno dell’utero le condizioni ideali per ospitare una nuova cellula uovo. Se anche questa nuova cellula non verrà fecondata, sarà espulsa con la successiva mestruazione.
Durante il ciclo mestruale spesso una donna può trovarsi ad affrontare una serie di disturbi, variabili in tipologia e intensità da persona a persona, tra i quali si possono riscontrare:
Le mestruazioni, sia per le contrazioni muscolari che si sviluppano per spingere l’uovo e il flusso sanguigno fuori dal corpo sia per i repentini cambiamenti ormonali che le caratterizzano, possono essere accompagnate da alcuni disturbi. La maggior parte di questi si concentra nel periodo che precede le mestruazioni e viene identificata come sindrome premestruale.
In presenza di dolore mestruale intenso si parla anche di dismenorrea che si distingue in primaria e secondaria. La dismenorrea primaria non presenta una causa specifica e non è legata a problemi dell’apparato riproduttivo o urinari, ma ad una produzione eccessiva di prostaglandine che provocano delle contrazioni spastiche e dolorose dell’utero. Quella secondaria invece si riconduce alla presenta di altre patologie come l’endometriosi, i fibromi uterini o infezioni alla cervice uterina.
La sindrome premestruale, conosciuta anche come disforia, è l’insieme di disturbi che anticipano l’arrivo delle mestruazioni. Possono iniziare alcuni giorni prima e, in genere, scompaiono o migliorano appena arrivano le mestruazioni.
Non tutte le donne sono soggette a questi dolori premestruali, mentre per alcune si tratta di una fase molto dolorosa, in cui, ai sintomi fisici si aggiungono quelli psicologici o comportamentali. Infatti, i disagi che accompagnano la sindrome premestruale possono essere molti e di diverso tipo, per esempio:
La sindrome premestruale può fare la sua comparsa anche dieci giorni prima delle mestruazioni e i sintomi possono peggiorare di giorno in giorno e possono costituire quindi un problema anche serio che ha un impatto sulla vita quotidiana, lavorativa, personale e familiare.
Esiste anche la possibilità, però, che i dolori più fastidiosi si verifichino durante la mestruazione, dando origine alla dismenorrea, termine che indica un ciclo mestruale doloroso.
Ci sono anche situazioni particolari in cui lo stesso tipo di dolori si verifica anche in assenza del ciclo mestruale. Questo può capitare per esempio se si interrompe la somministrazione della pillola anticoncezionale o l’utilizzo di altri metodi contraccettivi a base ormonale oppure in seguito a un rapido cambiamento climatico, con forti sbalzi di temperatura, o ancora a causa di forti stress o periodi emotivamente intensi.
Dolori di tipo mestruale senza la presenza del ciclo possono anche presentarsi durante la gravidanza, soprattutto nel primo mese, e sono causati principalmente dagli squilibri ormonali tipici del primo periodo dopo il concepimento. I dolori mestruali in gravidanza possono presentarsi con sintomi come:
A partire dalla pubertà e fino alla menopausa alcune donne si confrontano ogni mese con le mestruazioni. In questo processo la cellula uovo viene espulsa insieme al sangue e alle secrezioni mucose causate dallo sfaldamento dell’endometrio, cioè del tessuto che riveste la cavità uterina dove la cellula uovo alloggia. Questo processo può essere accompagnato da un dolore più o meno intenso e da alcuni altri disturbi.
Spesso ci riferiamo alle mestruazioni utilizzando la definizione “il ciclo”, perché il primo giorno di mestruazione rappresenta anche l’inizio di un ciclo che ha una durata media di 28 giorni e che prevede, una volta eliminato l’ovulo non fecondato, che si ricreino all’interno dell’utero le condizioni ideali per ospitare una nuova cellula uovo. Se anche questa nuova cellula non verrà fecondata, sarà espulsa con la successiva mestruazione.
Durante il ciclo mestruale spesso una donna può trovarsi ad affrontare una serie di disturbi, variabili in tipologia e intensità da persona a persona, tra i quali si possono riscontrare:
Le mestruazioni, sia per le contrazioni muscolari che si sviluppano per spingere l’uovo e il flusso sanguigno fuori dal corpo sia per i repentini cambiamenti ormonali che le caratterizzano, possono essere accompagnate da alcuni disturbi. La maggior parte di questi si concentra nel periodo che precede le mestruazioni e viene identificata come sindrome premestruale.
In presenza di dolore mestruale intenso si parla anche di dismenorrea che si distingue in primaria e secondaria. La dismenorrea primaria non presenta una causa specifica e non è legata a problemi dell’apparato riproduttivo o urinari, ma ad una produzione eccessiva di prostaglandine che provocano delle contrazioni spastiche e dolorose dell’utero. Quella secondaria invece si riconduce alla presenta di altre patologie come l’endometriosi, i fibromi uterini o infezioni alla cervice uterina.
La sindrome premestruale, conosciuta anche come disforia, è l’insieme di disturbi che anticipano l’arrivo delle mestruazioni. Possono iniziare alcuni giorni prima e, in genere, scompaiono o migliorano appena arrivano le mestruazioni.
Non tutte le donne sono soggette a questi dolori premestruali, mentre per alcune si tratta di una fase molto dolorosa, in cui, ai sintomi fisici si aggiungono quelli psicologici o comportamentali. Infatti, i disagi che accompagnano la sindrome premestruale possono essere molti e di diverso tipo, per esempio:
La sindrome premestruale può fare la sua comparsa anche dieci giorni prima delle mestruazioni e i sintomi possono peggiorare di giorno in giorno e possono costituire quindi un problema anche serio che ha un impatto sulla vita quotidiana, lavorativa, personale e familiare.
Esiste anche la possibilità, però, che i dolori più fastidiosi si verifichino durante la mestruazione, dando origine alla dismenorrea, termine che indica un ciclo mestruale doloroso.
Ci sono anche situazioni particolari in cui lo stesso tipo di dolori si verifica anche in assenza del ciclo mestruale. Questo può capitare per esempio se si interrompe la somministrazione della pillola anticoncezionale o l’utilizzo di altri metodi contraccettivi a base ormonale oppure in seguito a un rapido cambiamento climatico, con forti sbalzi di temperatura, o ancora a causa di forti stress o periodi emotivamente intensi.
Dolori di tipo mestruale senza la presenza del ciclo possono anche presentarsi durante la gravidanza, soprattutto nel primo mese, e sono causati principalmente dagli squilibri ormonali tipici del primo periodo dopo il concepimento. I dolori mestruali in gravidanza possono presentarsi con sintomi come:
Siccome i dolori mestruali accompagnano le donne sin dalla preistoria, esistono molte convinzioni e alcune credenze riguardo quelli che possono essere i rimedi per controllare i sintomi mestruali. È bene precisare che ogni donna reagisce diversamente alle mestruazioni e al dolore in generale e, quindi, ognuna può trovare quali accorgimenti funzionano meglio per lei. Per alleviare il dolore alla testa, alla pancia o alla schiena, generalmente si può ricorrere a medicinali specifici contro il dolore, come i FANS, i farmaci antinfiammatori non steroidei, che in alcuni dosaggi possono essere acquistati senza la prescrizione del medico e offrono un’azione antidolorifica e antinfiammatoria.
L’alimentazione può svolgere un ruolo importante durante il ciclo mestruale, soprattutto se le si riserva un’attenzione maggiore già da un paio di settimane prima delle mestruazioni. I nutrizionisti consigliano di diminuire il consumo di latte e derivati, zucchero bianco e cereali raffinati, prediligendo alimenti ricchi di magnesio, come i piselli, le verdure verdi, le mandorle, le arachidi e il cacao.
Rilassare la muscolatura del basso ventre è un metodo che molte donne reputano valido e che mettono in pratica con un bagno caldo o utilizzando una borsa per l’acqua calda. Anche esercizi di respirazione e di rilassamento possono essere utili: delicati massaggi al ventre, stretching, yoga.
Infine, qualcuno trova benefica l’assunzione di integratori alimentari, specialmente di sali minerali e vitamine, oppure il ricorso a rimedi di origine naturale, come tisane rilassanti a base di piante, per esempio la camomilla o la melissa.
Un disturbo mensile caratterizzato da dolori mestruali intensi, che può avere un impatto molto negativo sulla normale vita quotidiana. Le mestruazioni dolorose vengono definite dismenorrea. Si tratta di una condizione in cui i disturbi che, generalmente, si manifestano con maggior frequenza durante i giorni che precedono il ciclo mestruale restano presenti o addirittura si aggravano durante le mestruazioni.
Per alcune donne, questo può rappresentare un problema di seria entità, poiché impedisce loro di svolgere in modo normale le consuete attività quotidiane, in campo sia professionale sia personale. Si è osservato che la dismenorrea colpisce prevalentemente le ragazze sotto i 20 anni, specialmente se hanno avuto il menarca, cioè il primo ciclo, prima degli 11 anni, le donne che normalmente hanno mestruazioni abbondanti o flusso irregolare, le donne che non hanno mai avuto figli.
Le cause della dismenorrea sono molto difficili da definire: i sintomi sono differenti e possono variare notevolmente da donna a donna. Potrebbero in ogni caso esserci delle cause legate ad alterazioni nella funzione ovarica o a motivazioni di origine ormonale o anche nervosa.
Nei casi di dismenorrea secondaria, quella che colpisce principalmente le donne che hanno già avuto una gravidanza, potrebbero esserci delle cause legate a patologie dell’apparato riproduttivo, come:
Ci sono anche dei fattori che aumentano il rischio di dismenorrea e possono anche aggravarne i sintomi, per esempio:
Ogni donna reagisce diversamente al dolore e, di conseguenza, anche i sintomi della dismenorrea possono variare da persona a persona e anche da un mese all’altro nella stessa donna. In genere, comunque, la dismenorrea è caratterizzata da un dolore intenso che coinvolge la parte bassa dell’addome e che si può presentare sia con dei forti crampi sia alternando fasi acute a fasi in cui il dolore è più sopportabile.
Questo dolore può diffondersi alla parte lombare della schiena e alle cosce e può essere accompagnato da una serie di sintomi, tra cui:
Non esiste un modo per prevenire la dismenorrea, però si possono limitare alcuni fattori di rischio ed è possibile alleviare i sintomi osservando alcuni accorgimenti, tra cui:
Per controllare il dolore durante le mestruazioni, si può ricorrere all’utilizzo di medicinali antidolorifici, come i FANS, i farmaci antinfiammatori non steroidei, in determinati dosaggi acquistabili e utilizzabili senza la prescrizione del medico.
In alcuni casi, per trattare la dismenorrea viene suggerito l’utilizzo della pillola anticoncezionale o di altri anticoncezionali a base ormonale, come i cerotti, gli impianti o l’anello vaginale, che impediscono l’ovulazione e quindi riducono l’intensità dei crampi prodotti dalle mestruazioni. In questi casi è sempre necessario rivolgersi al proprio ginecologo per il trattamento più adatto.
La dismenorrea primaria è un disturbo che non presenta una causa specifica e non è legata a patologie dell’apparato riproduttivo o di quello urinario. Non se ne conoscono le origini, anche se sono state condotte diverse ricerche e prodotte alcune teorie. Tra queste una delle più considerate indicherebbe come possibile causa un’eccessiva produzione di prostaglandine, sostanze che, durante le mestruazioni, potrebbero stimolare i muscoli dell’area pelvica e indurre in questo modo delle contrazioni dolorose dell’utero.
La dismenorrea primaria colpisce prevalentemente le adolescenti, le donne che non hanno mai partorito, le donne con mestruazioni che durano a lungo o con flusso abbondante, le donne che fumano. È stata inoltre accertata una predisposizione familiare. Con l’avanzare dell’età o dopo la prima gravidanza, il disturbo può alleviarsi o addirittura scomparire.
In alcuni casi, insieme al dolore addominale, possono presentarsi altri sintomi, come:
La dismenorrea secondaria, definita anche organica, è legata alla presenza di altre patologie a carico dell’apparato riproduttivo, per esempio: l’endometriosi, l’adenomiosi, i fibromi uterini e le infezioni o la stenosi (cioè il restringimento) della cervice uterina.
L’infiammazione dà luogo a contrazioni dell’utero che sono alla base del dolore che si prova durante la dismenorrea secondaria. Si tratta di un dolore generalmente molto intenso, che può presentarsi già alcuni giorni prima del ciclo mestruale e durare a lungo. Insieme al dolore, possono manifestarsi altri sintomi, come: nausea, vomito, vertigini, sudorazione intensa e diarrea.
In alcuni casi, la dismenorrea può associarsi ad altri disturbi, come:
La dismenorrea secondaria colpisce più frequentemente le donne adulte e, in particolare, quelle che hanno già avuto un parto.
Siccome si tratta di un disturbo generato da altre patologie, in caso si sospetti di soffrire di dismenorrea, è consigliabile rivolgersi al proprio ginecologo che farà le opportune verifiche e identificherà la terapia più idonea.
ANTINFIAMMATORIO CON GASTROPROTETTORE INTEGRATO: COMBATTE IL DOLORE E PROTEGGE LO STOMACO.
Ketodol è un medicinale a base di ketoprofene e sucralfato che può avere effetti indesiderati anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Autorizzazione del 20/01/2025.
Ketodol è un medicinale a base di ketoprofene e sucralfato che può avere effetti indesiderati anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo.
Autorizzazione del 20/01/2025.
Ketodol è un prodotto EG STADA